giovedì 8 maggio 2008

Il Martin 16 della L.N.I. di Milano

Oggi vi propongo questo breve articoletto scritto dall'Amico Carlo Annoni, responsabile tecnico nazionale del C.I.P. per la classe 2.4, ma che non disdegna la nostra imbarcazione.
La sua attenzione, come è logico, è più rivolta ai portatori di handicap, ma, in diverse occasioni, chiaccherando con me, ha convenuto che il Martin è barca piacevole e che dà belle emozioni anche a chi è 'normodotato'. Opinione confermata anche da Manolo Bianucci, timoniere vincitore dell'ultimo T.A.N., per l'appunto normodotato ed esperto velista.
Ecco, mi piacerebbe anche sapere la vostra opinione al riguardo ed anche il parere di chi arriva per caso su questo blog.

IL MARTIN 16 DELLA LEGA NAVALE ITALIANA DI MILANO

Molto grande fu la delusione quando si seppe che il MARTIN 16 non era stato designato dall’IFDS per le prossime Paralimpiadi come terza barca, e si era preferito lo SCUD 18, Classe che esisteva solo sulla carta e che si capiva non adeguata alle esigenze.
La Lega Navale Italiana di Milano, scommettendo su una scelta che sembrava sicura, aveva acquistato un Martin 16 da diversi mesi con l’intento di preparare un equipaggio da avviare al programma di qualificazione per Pechino, ma quando ci giunse la notizia della decisione presa all’assemblea di Singapore, ci sembrò di aver speso dei soldi inutilmente.
L’anno seguente venne organizzata una regata a Lovere che, in un primo tempo, si pensava fosse un vero e proprio “Campionato Europeo” ma poi venne declassata a semplice “Coppa Europa”. Si sperava in una partecipazione di almeno quindici barche ma ci si dovette accontentare di avere in acqua una sola decina di equipaggi provenienti da Grecia, Canada, Inghilterra e, naturalmente, dall’Italia.
ITA 115, il nostro Martin 16, malgrado la poca conoscenza della barca da parte dei nostri regatanti, riuscì a conquistare il terzo posto, ma poi l’attività che la neonata Classe Nazionale sperava di poter organizzare fu per forza di cose estremamente scarsa.
Ci vedemmo costretti a programmare un nuovo utilizzo della nostra barca. Per prima cosa divenne molto utile nell'insegnamento a persone disabili che, imbarcandosi in compagnia dell'istruttore, possono imparare in modo più rapido e preciso le manovre necessarie alla navigazione.
Ma ora usiamo anche molto il Martin 16 per far uscire a vela chi, a causa di disabilità gravi, non è in grado di utilizzare autonomamente il singolo 2.4mR. Siamo così molto contenti di disporre di questa barca che procura momenti felici a a questi nostri amici e speriamo che in futuro ci siano le condizioni per una buona attività sportiva.

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